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XXI edizione della Campagna Nastro Rosa per la prevenzione dei tumori al seno

 

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Al via la XXI edizione della Campagna Nastro Rosa dedicata alla prevenzione del tumore al seno. L’impegno di Estée Lauder Companies con LILT

Ad ottobre la LILT - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori ed Estée Lauder Companies, società leader nella profumeria di prestigio, tornano in prima linea con la Campagna Nastro Rosa, dedicata alla prevenzione del tumore al seno.

Margherita Buy sarà la testimonial italiana dell’edizione 2013 della Campagna, giunta quest’anno alla XXI edizione nel Mondo.

La Campagna Nastro Rosa, ideata negli Stati Uniti da Evelyn Lauder e promossa in oltre 70 Nazioni, ha come obiettivo quello di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, informando il pubblico femminile anche sugli stili di vita correttamente sani da adottare e sui controlli diagnostici da effettuare.

Il tumore al seno resta il big killer numero uno per il genere femminile. La sua incidenza è in costante crescita, in Italia ogni anno si ammalano più di 40 mila donne. Un incremento dovuto all’allungamento dell’età media della popolazione femminile e all’aumento dei fattori di rischio.

Occorre sottolineare che sta cambiando anche l’età in cui la malattia si manifesta: il 30% circa prima dei 50 anni, fuori quindi dall’età prevista dai programmi di screening mammografico. Un ulteriore motivo per sensibilizzare tutte le donne alla cultura della prevenzione e renderle sempre più protagoniste della tutela della propria salute.

Da recenti dati e studi si stima – afferma il prof. Francesco Schittulli, senologo-chirurgo oncologo e Presidente Nazionale della LILT - che in Italia siano oltre 46.000 i nuovi casi annui di carcinoma mammario. L'aumento dell'incidenza del tumore al seno è stata pari a circa il 14% negli ultimi sei anni e, in particolare, per le donne tra i 25 e i 44 anni l'incremento è stato del 29% circa”.

Le nuove tecnologie diagnostiche di imaging sempre più precise e sofisticate, insieme alla risonanza magnetica mammaria (RMM), consentono oggi di poter individuare lesioni millimetriche in fase iniziale, quando il grado di malignità e l’indice di aggressività sono bassi e il processo di metastizzazione è pressoché nullo. Scoprendo un carcinoma al di sotto del centimetro, la probabilità di guarire sale di oltre il 90% e questo permette di eseguire interventi conservativi, che non provocano sensibili danni estetici alla donna, a beneficio quindi dell’integrità della sua femminilità”.

Risultati impensabili solo 20 anni fa quando il cancro al seno era considerato una malattia “incurabile”, con una percentuale di guarigione del 30-35%. Ecco perché oggi, per questo male, si può parlare di malattia cronica

 

Autore: Silva Valier

 

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