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Duum dei Sonics uno spettacolo da rimanere senza fiato

L’ultimo spettacolo teatrale dei Sonics, “DUUM”, rende omaggio ad “Agharta”, mondo leggendario situato nelle viscere della terra.
Un mondo abbandonato dagli uomini, dove il protagonista è stato confinato per molti anni e da cui vuole fuggire.
Una borsa piena di oggetti e di ricordi. Il desiderio di tornare alla “Terra di Sopra”. image Acrobazie strabilianti, salti che sembrano danze, effetti speciali, coreografie accattivanti ed entusiasmanti: questi gli ingredienti della spettacolare rappresentazione dei Sonics in scena al Teatro Nuovo di Milano nel mese di dicembre 2013 (leggi presentazione introduttiva), uno spettacolo creato e diretto da Alessandro Pietrolini, fondatore del gruppo.
La trama si ispira al genere fantasy, anche se è evidente il riferimento ad una dimensione psicologica e introspettiva.
Musica, colori, giochi di luci ed ombre, prodezze acrobatiche fanno da scenografia alla storia e si fondono all’unisono, in modo equilibrato ed in totale armonia, per dare vita ad una performance di altissimo livello emotivo.
image Una voce fuori campo, calda e quasi ipnotica, fa da filo conduttore all’intero racconto.
Personaggio centrale è l’architetto Serafino intento a costruire macchine volanti, che consentano agli abitanti di questo regno sotterraneo, luogo cupo, asettico e ostile, di raggiungere il mondo fiorente della superficie.
image Il tempo trascorre inesorabile, i giorni, le stagioni, le generazioni si susseguono, mentre vengono fatti calcoli su calcoli, tentativi su tentativi per trovare la via del ritorno.
Duum è proprio il rumore di quel salto verso il futuro che deve esser fatto per tornare al “mondo di sopra”, in attesa di cogliere la giusta vibrazione, il "segreto" che permetterà di lasciare per sempre le viscere della terra. Duum simboleggia il desiderio di emergere, di fuggire, di raggiungere la luce, di tornare alla vita.
imageL'esibizione è eseguita da un attore e 12 abilissimi professionisti, che si librano nell’aria, lanciandosi in infinite acrobazie d’altissimo livello artistico.
Lo spettacolo è un susseguirsi di corpi che si sfiorano con sensualità, movimenti aggraziati ed armoniosi, musiche coinvolgenti, colori e scene che si alternano in modo dinamico e inatteso, dando origine ad effetti di fortissimo impatto visivo. Prodi acrobazie ad alto grado di rischio sembrano sfidare le più semplici leggi della gravità.
Ricordi del tempo passato si mischiano con la speranza e la curiosità di scoprire un mondo nuovo.
Tra le righe si può leggere l’eterna ricerca dell’uomo di sè stesso, del bello, della natura. La necessità di combattere contro i propri demoni, il desiderio di tornare indietro nel tempo, alle origini e la tenacia di non darsi mai per vinti, mentre il tempo continua a fluire.
 
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Lo spettacolo raggiunge il suo culmine nell’incredibile esecuzione di Alessandro, il fondatore dei Sonics, che si esibisce in una performance di coppia, dove armonia dei movimenti, forza fisica, autocontrollo del corpo  rasentano la perfezione.

Un’esecuzione sicuramente molto difficile e impegnativa che appare, tuttavia, semplice e naturale. 


imageNotevole e interessante anche l’uso di tecniche innovative per accrescere il coinvolgimento del pubblico, come dimostra la scena iniziale che riproduce un tunnel, un fascio di luce verde fosforescente, proteso verso gli spettatori, che vengono quasi avvolti da esso.

Di fronte a tale magia lo spettatore non può che rimanere senza fiato in un crescendo di sensazioni, suggestioni ed emozioni. 

Una rappresentazione nel complesso estremamente coinvolgente, resa possibile da un team affiatato di professionisti, che sicuramente, in futuro, saprà regalarci ancora grandi emozioni. 



Autore:Roberta Masi


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